Infarto mentre è ai fornelli, muore a 43 anni lo chef Leonardo Di Fine: Vico del Gargano in lutto
Con la moglie gestiva l’enoteca Radici: “Lavorava ogni giorno con il sorriso, lasciando un segno profondo in chiunque lo incontrasse”. Annullati i festeggiamenti per San Rocco
Il 43enne è stato stroncato da un infarto mentre si trovava ai fornelli nel suo locale a Vico del Gargano, in provincia di Foggia. Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social
Un malore improvviso, proprio mentre si trovava ai fornelli. Lo chef Leonardo Di Fine è morto a 43 anni mentre stava cucinando nel suo ristorante “Radici” di Vico del Gargano, in provincia di Foggia. Un lutto che ha sconvolto l’intera comunità, dove il 43enne era molto conosciuto e apprezzato, non soltanto per le sue doti in cucina. L’amministrazione comunale, in segno di lutto, ha deciso di annullare tutti gli eventi per la festa di San Rocco.
È morto lo chef Leonardo Di Fine
Secondo le prime informazioni riportate dai quotidiani locali, Di Fine sarebbe stato stroncato da un infarto mentre era ai fornelli a preparare uno dei suo piatti. Un malore fatale, che non ha lasciato scampo allo chef, che grazie al suo talento era riuscito anche a varcare la provincia foggiana. Di Fine aveva iniziato a coltivare la sua passione da ragazzo, quando si era iscritto alla scuola alberghiera. Dopo anni di sacrifici nel settore, era arrivato a gestire un ristorante.
I messaggi di cordoglio sui social
“Un dolore che ha profondamente colpito l’intera comunità”, come ha spiegato il sindaco di Vico del Gargano, Raffaele Sciscio: “L’amministrazione comunale “il più sincero cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia, in questo momento di dolore che coinvolge l’intera comunità. In senso di rispetto e cordoglio, comunico che i festeggiamenti in onore di San Rocco, sentiti gli organizzatori ed il parroco don Lazzaro Molinaro, saranno limitati per la giornata odierna alla sola processione nelle vie secondarie senza accompagnamento musicale. Non saranno esplosi, sino al termine delle esequie, né mortaretti né fuochi d’artificio”.
Tanti i messaggi di cordogli di cittadini e colleghi ristoratori: “A volte giudicate il nostro lavoro come se non ci fosse domani, il lavoro del cuoco – scrive il collega chef viestano Michele Lanave -, una cara persona che ha fatto il mio stesso percorso, scuola alberghiera, gavetta fino ad arrivare a gestire un ristorante ‘Radici, ristorante enoteca garganica’ ci ha lasciato nel modo peggiore, stroncato da un infarto mentre era tra i fornelli. Un giovane ragazzo accecato dalla stessa passione che ho io. Un anno da dimenticare o che forse non dimenticheremo mai, troppe persone così a me vicine quest’anno sono volate in cielo. Non ci posso ancora credere. Ciao Leonardo Di Fine, fai buon viaggio e proteggici tutti da lassù”.
Il post della moglie: “Non dovevi andare via senza di me”
Toccante anche il messaggio della moglie, Martina Russi: “I nostri splendidi amici stanno dormendo sul nostro divano per non lasciarmi sola…Hanno pulito tutta la casa per accogliere l’ondata di gente che è venuta a salutarti per l’ultima volta, mentre io non servivo a niente, completamente inebetita. Tuo cugino era appena saluto a Torino ed è subito tornato, solo per te. Ti ho trovato ieri mattina che sembravi dormire, con un sorrisetto che sembrava prendermi in giro, nel nostro letto, tra le nostre lenzuola. Avrò questa immagine viva nei miei incubi per tutta la vita. L’anima mia è scomparsa. Te la sei portata via in una notte di sonno. Diciotto anni che cerchiamo di costruire…la casa…il ristorante, il bambino. Volevamo un futuro e invece ci troviamo ad essere separati per sempre. Noi. Proprio noi due che abbiamo trovato impossibile stare con altre persone a parte noi, che ci sentivamo noi stessi solo se eravamo noi. Mi manchi adesso che rifaccio il letto, che mi siedo al tuo posto a tavola, che indosso la tua maglia per dormire. Mi mancherai domani quando non troverò la tua tazzina sporca sul tavolino del soggiorno”. “Mi mancherai ad ogni respiro che farò senza di te – conclude il post -. Non so cosa fare adesso, so solo che avrei voluto essere morta nell’istante in cui ho capito che dietro quel sorrisetto tu non c’eri più. Anima mia, anima mia, mi dovevi portare con te. Spero domani mattina di non svegliarmi se non accanto a te, chissà dove, ovunque tu sia. Ti amo Leonardo, ti amo da morire e ho un freddo cane. Non dovevi andartene senza di me”.