Raoul Bova registra il marchio «Occhi spaccanti» e la “versione alternativa”: si può depositare una frase? Cosa dice la legge
Durata e rinnovo del marchio
La protezione legale di un marchio registrato dura dieci anni dalla data del deposito, con possibilità di rinnovo illimitato per ulteriori decenni. Diverso è il caso dei disegni e modelli, come specifica anche Money.it, la cui tutela ha durata iniziale di cinque anni, prorogabile fino a un massimo di venticinque. Nel caso di Bova, dunque, la registrazione servirebbe soprattutto a bloccare un fenomeno che ha invaso la sua vita privata, mettendo al centro non solo la carriera dell’attore ma anche la serenità della sua famiglia.
Raoul Bova, finito nelle ultime settimane al centro di un caso di ricatto e di tradimento che ha occupato le cronache rosa, prova a tutelarsi con una mossa inattesa: chiedere la registrazione come marchio delle frasi diventate virali sui social. Tra queste spicca l’espressione «Occhi spaccanti», pronunciata nelle conversazioni private tra l’attore e la modella Martina Ceretti, rese pubbliche dopo minacce e tentativi di estorsione.
La vicenda, oltre ad avere avuto un forte impatto sulla sua vita personale e familiare – tanto che la compagna Rocio Morales ha chiesto l’affido esclusivo delle figlie – apre ora un capitolo nuovo e curioso, quello della proprietà intellettuale.
Le frasi diventate virali
Le parole finite nelle intercettazioni hanno fatto il giro del web, generando ironie, meme e un notevole danno d’immagine. Per arginare l’uso incontrollato di queste frasi, l’avvocata Michela Carlo, dello studio Bernardini De Pace e già ex suocera dell’attore, ha deciso di depositare presso il MIMIT due marchi: “Occhi spaccanti” e una versione più lunga, “Buongiorno essere speciale, dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti”. L’obiettivo non è creare una linea di moda o un brand commerciale, ma impedire che quelle espressioni vengano sfruttate senza consenso, ad esempio su magliette, spot pubblicitari o prodotti di largo consumo.
Le frasi diventate virali
Le parole finite nelle intercettazioni hanno fatto il giro del web, generando ironie, meme e un notevole danno d’immagine. Per arginare l’uso incontrollato di queste frasi, l’avvocata Michela Carlo, dello studio Bernardini De Pace e già ex suocera dell’attore, ha deciso di depositare presso il MIMIT due marchi: “Occhi spaccanti” e una versione più lunga, “Buongiorno essere speciale, dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti”. L’obiettivo non è creare una linea di moda o un brand commerciale, ma impedire che quelle espressioni vengano sfruttate senza consenso, ad esempio su magliette, spot pubblicitari o prodotti di largo consumo.
I diritti che derivano dalla registrazione
Se il marchio venisse approvato, come riportano diversi siti si legge, il titolare avrebbe l’uso esclusivo delle frasi registrate. Questo significherebbe che nessuno potrebbe riprodurle senza autorizzazione, né su prodotti commerciali né in campagne pubblicitarie. L’uso improprio comporterebbe sanzioni e azioni legali. Non è obbligatorio sfruttare subito un marchio registrato per un’attività imprenditoriale: può rimanere “dormiente”, pronto a essere attivato o ceduto in futuro.
Durata e rinnovo del marchio
La protezione legale di un marchio registrato dura dieci anni dalla data del deposito, con possibilità di rinnovo illimitato per ulteriori decenni. Diverso è il caso dei disegni e modelli, come specifica anche Money.it, la cui tutela ha durata iniziale di cinque anni, prorogabile fino a un massimo di venticinque. Nel caso di Bova, dunque, la registrazione servirebbe soprattutto a bloccare un fenomeno che ha invaso la sua vita privata, mettendo al centro non solo la carriera dell’attore ma anche la serenità della sua famiglia.