Dj Godzi morto ad Ibiza, funerali a Piazza Plebiscito. Il padre: «Potrebbero essere fatti altri esami»
Il 35enne è morto un mese fa nell’isola spagnola in circostanze ancora da chiarire
Si svolgono questa mattina, 18 agosto 2025, alle 10.30, i funerali di Michele Noschese, dj Godzi, morto esattamente un mese fa a Ibiza in circostanze ancora da chiarire.
La cerimonia verrà celebrata da padre Mario Savarese, parroco di San Francesco di Paola. In chiesa già si stanno radunando amici e parenti di Michele, accolti dal papà di Michele Noschese, Giuseppe, che fin dal primo momento ha seguito da vicino le indagini in Spagna.
Dj Godzi morto a Ibiza, le esequie a Napoli il 18 agosto
Le cause del decesso saranno stabilite solo all’esito dell’autopsia i cui risultati arriveranno tra qualche settimana.
Due inchieste sono state avviate sulla morte di dj Godzi, una in Spagna e una in Italia, a Roma.
Le parole del padre: «Potrebbero essere fatti altri esami»
«C’è stata una nuova autopsia che si è concretizzata con un segreto istruttorio. Aspettiamo ulteriori sviluppo. É stato disposto un seppellimento e non una cremazione, significa avere la possibilità di fare ulteriori esami.» a parlare all’esterno della chiesa è stato il padre del 35enne, da sempre in prima linea nelle indagini e nella richiesta. «Ieri mi ha chiamato Don Mimmo Battaglia che mi ha mostrato il suo sostegno e solidarietà» ha spiegato.
«Siamo in attesa di notizie, entro un mese. Dopo di che si vedranno i passi successivi. Potrebbe essere necessario fare un ulteriore accesso al corpo» ha chiarito Giuseppe Noschese. Alla domanda di ricostruire quello che secondo lui potrebbe essere accaduto ad Ibiza, ha detto: «Io ce l’ho l’idea chiara. Sicuramente la giustizia spagnola ed italiana sapranno fare il loro corso. Do la massima fiducia alle decisioni che prenderanno (…). Sono stato chiamato dal comandante della Guardia Civil che si è definito rammaricato e ha mostrato tutto il suo supporto».
«Bisogna ricordare che mio figlio, a 36 anni, è riuscito ad avere un successo planetario. In tutto il mondo hanno raccontato la sua storia. Ad Ibiza c’è stata una manifestazione che ha paralizzato l’isola. Mio figlio è riuscito a realizzare il suo sogno bruciando le tappe» ha spiegato. «Il ricordo più bello? Quando lo accompagnavo a fare gli allenamenti a Benevento» ha concluso.